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Posts written by TAKeRu_ECHY

view post Posted: 28/10/2012, 20:17     Solo per una notte - Glee
Titolo: Solo per una notte
Autore: TAKeRu_ECHY
Fandom: Glee
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Genere: Commedia
Raiting: Arancione
Avvisi: Angst, AU, Lime (leggerissimo, solo accenni), OOC, Slash
Disclamer: Non possiedo alcun personaggio o sede cui faccio riferimento, è tutta proprietà di Ryan Murphy e della Fox, ma Litzie è mia.
Riassunto: Erano passati tre anni da quella notte e da quel momento Kurt non riusciva più a sentirsi completo, aveva perso un pezzo di sé.
Aspettava ogni anno la notte di Halloween per riaverlo completamente.
Sentiva la sua presenza lì accanto a sé, poteva vederlo, ma mai toccarlo veramente.
Osservava il tempo scorrere davanti a lui senza possibilità di bloccarlo e riavvolgerlo fino a quella sera.

Note: Non so cosa mi sia preso, ma credo sia l’ultima puntata di “The New Normal” (1x07), non ho mai trattato questa tematica in una mia storia, speriamo bene.
La storia ha un po’ di spiritualità, ma è vista in maniera molto approssimata.
Io sono una credente non praticante, non ho buoni rapporti con la Chiesa in generale, ma qualche volta ci faccio un salto.
Leggendo la storia capirete di che tipo di spiritualità si parla.
Un’ultima cosa: se pensate che sia una boiata bella e buona, non esitate a dirlo, ok?
Prompt:#1 Se la fiamma di una candela guizza e poi diventa blu, c'è uno spirito nella stessa stanza.” Presi dal The Gleeky Couldron per “Halloween Special!”



Solo per una notte



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Erano passati tre anni da quella notte e da quel momento Kurt non riusciva più a sentirsi completo, aveva perso un pezzo di sé.

Aspettava ogni anno la notte di Halloween per riaverlo completamente.

Sentiva la sua presenza lì accanto a sé, poteva vederlo, ma mai toccarlo veramente.

Osservava il tempo scorrere davanti a lui senza possibilità di bloccarlo e riavvolgerlo fino a quella sera.

Un incidente stradale aveva fatto volare la sua macchina fuori strada e aveva perso Blaine.

Erano felici, insieme, a ridere della bellezza della vita.

Una distrazione, un camionista ubriaco aveva invaso la loro corsia andando contromano, Blaine se ne accorse troppo tardi e girò il volante nella direzione sbagliata.

Il vuoto sotto di loro e la macchina che stava volando verso l’abisso.

Successe tutto in un attimo, prima ridevano e ora soffocavano nelle fredde acque del fiume in piena.

Kurt ricorda bene quello che successe dopo.

Si svegliò in un luogo pieno di luce, non sapeva dove si trovasse e per un momento non riusciva a ricordare neanche come si chiamasse.

Poi capì. Era morto o stava morendo.

Subito dopo vide che anche Blaine era lì con lui.

Si fiondò su di lui, ma per quanto lo chiamasse non gli rispondeva.

La luce intorno a lui divenne più accesa e sentì una voce soffice e vellutata domandargli: “Kurt Hummel, ti sto offrendo una scelta. La tua vita o la sua? Ne posso salvare uno solo di voi. La decisione è nelle tue mani. Decidi saggiamente.”

Non sapeva chi era a parlare, lui non aveva fede in Dio, lui non confidava in niente.

Lui credeva in Blaine, era lui il suo punto di riferimento.

Lo strinse più forte e sé e lo osservò studiandone ogni piccolo particolare.

“Decidi in fretta, più tempo passa più mi sarà difficile riportare indietro colui che salverai.”

Una lacrima solcò il viso di Kurt.

“Ho deciso. Salva lui.”

“Ne sei sicuro? Lui vivrà e tu morirai. Lo voi davvero?” chiese Lui.

“Lo amo più della mia stessa vita, preferisco restargli accanto come un fantasma che vivere una vita senza di lui.” rispose Kurt con le lacrime agli occhi.

Silenzio.

La luce si affievolì e piano piano il corpo di Blaine svanì dalla sua presa.

Sotto di Kurt si formò uno specchio in cui vide ciò che stava succedendo sulla Terra.

Due uomini li stavano soccorrendo, si erano lanciati in acqua lottando contro le lamiere della macchina per strapparli via da quella trappola.

Il primo uomo ritornò a riva con Blaine che respirava ancora, lo aiutò a riprendersi e a sputare via l’acqua che aveva inghiottito.

Subito dopo anche l’altro tornò a riva con il corpo senza vita di Kurt.

L’urlo che lanciò Blaine gli spezzò a metà il cuore.

Blaine, disperato, si alzò velocemente e corse verso il corpo del suo ragazzo, zoppicando per la gamba rotta e si lasciò cadere a terra.

Cercò in ogni modo di farlo risvegliare, urlava il suo nome con tutto il fiato che aveva in corpo.

I due uomini osservarono la scena senza sapere cosa fare, davanti a loro c’era un ragazzo innamorato che aveva appena perso la sua anima gemella.

Chiamarono un’ambulanza e la polizia.

Kurt riuscì a sentire le parole che Blaine stava sussurrando al suo corpo come se ancora ci fosse un collegamento tra la sua anima e la Terra.

“Kurt, non mi lasciare. Non sono niente senza di te. Io ti amo. Torna da me. Ti prego torna da me…”

Kurt stava piangendo, si sentiva spezzato, ma aveva fatto la decisione giusta, Blaine avrebbe fatto lo stesso per lui.

“Figliolo,” Lui parlò ancora, “mi dispiace averti sottoposto a questa dura scelta, ma il vostro amore è più forte della morte. Il tuo cuore è puro e anche quello di Blaine, per questo vi darò la possibilità di ricongiungervi una sola volta all’anno.”

Kurt alzò gli occhi verso l’altro cercando la fonte della voce, si asciugò le lacrime e si alzò in piedi.

“A me sta bene, darei di tutto per rivederlo anche solo una volta. Quando potrò riaverlo?”

“La notte in cui tutti gli spiriti solo liberi di tornare sulla terra a camminare con i vivi.”

“La notte di Halloween?” chiese stupidamente Kurt.

“Voi uomini la chiamate così. Sì, quella notte. Solo per quella notte tu potrai camminare sulla Terra come un vivo, ma fino a quella notte non ti vieterò di vagare come uno spirito per il mondo.”

Kurt non capì l’ultima frase, gli stava forse dando il permesso di essere come..

“Un angelo custode, figliolo. Se tu lo voi, potrai stare accanto a Blaine come protettore. Ma, figliolo, stargli accanto renderà solo più difficile la separazione. Stai attento.”

A Kurt non interessava quanto poteva essere difficile, lui avrebbe potuto stare accanto al suo Blaine per sempre.

“Accetto. Lo voglio.” disse velocemente.

“Come vuoi. Da ora fino alla fine dei tempi ti rendo lo spirito custode dell’anima di Blaine. Va e proteggilo.” annunciò con voce più forte.

Kurt sorrise improvvisamente felice.

“Ma ricorda: tu gli starai accanto, ma lui non potrà vederti, sentirà solo una presenza cosante al suo fianco.”

“Mi basta. Davvero.”

Si sentì trascinare in basso verso la Terra, verso il suo Blaine.

“Grazie.” gridò prima di precipitare nell’ospedale in cui si trovava ricoverato Blaine.

Era lì davanti ai suoi occhi, addormentato, bello come non mai.

Gli si avvicinò lentamente sentendosi leggero come una piuma, passò davanti ad uno specchio non vedendosi riflesso su quella superficie, si sentì strano, ma la sensazione passò in fretta arrivando davanti a Blaine.

Posò una mano sulla guancia di Blaine sentendolo tremare e sussurrare il suo nome.

“Amore mio, non ti lascerò mai. Veglierò su di te per sempre.”






Il primo periodo fu difficile per Kurt, vedeva Blaine cadere in pezzi davanti a lui senza poter fare niente.

Urlava, lanciava gli oggetti contro il muro piangendo disperato. Urlava il nome di Kurt e lui si sentiva impotente.

Ogni volta che Blaine cadeva a terra sussultando per i singhiozzi, lui si avvicinava inglobandolo in un abbraccio sussurrandogli parole dolci per calmarlo.

La prima notte in cui si rividero fu difficile separarsi, Lui aveva ragione.

Si amarono tutta la notte, ma alle prime luci dell’alba quando Kurt iniziò a scomparire Blaine impazzì.

Fu ricoverato sei mesi in un ospedale psichiatrico per curarlo.

Affetto da visioni causate da un trauma molto forte così diceva la sua cartella clinica, l’aveva letto Kurt una volta che un medico era entrato nella camera di Blaine per visitarlo.

Blaine capì quello che era successo, Kurt riuscì a spiegarglielo entrando in un suo sogno.

Aveva imparato a fare molte cose in quell’anno da angelo.

Aveva portato Blaine in un parco e quando si erano seduti sull’erba gli aveva detto tutto quello che era successo, gli aveva parlato dell’incidente e della sua scelta, dell’unica notte che potevano passare insieme.

“Blaine, tu devi stare tranquillo, io ti sono sempre accanto, ogni giorno. Sono il tu angelo custode.”

Blaine l’aveva osservato, aveva gli occhi rossi di pianto, gli si butto addosso abbracciandolo forte.

“Mi fido di te.”, tirò su con il naso, “Spero solo che il tempo passi velocemente.”

“Ti amo” disse Kurt.

“Ti amo anch’io” rispose Blaine.




Era la terza notte che passavano insieme.

Kurt aveva osservato Blaine preparare tutto alla perfezione, aspettavano un anno intero per potersi appartenere di nuovo.

Con il passare del tempo Blaine aveva iniziato a parlare ad alta voce anche se sapeva che Kurt poteva leggergli il pensiero, ma diceva lui che era ‘per far sembrare la casa meno vuota’.

Kurt rispondeva muovendo oggetti o scrivendo attraverso il vetro.

Più passava il tempo e più si rendeva conto di quale potenziale avesse essendo uno spirito.

Blaine aveva messo una decina di candele nella loro camera da letto, le accese velocemente vedendo il sole iniziare a tramontare.

Osservò il letto ricoperto di petali di rosa, l’atmosfera romantica e le candele.

Era tutto perfetto, mancava solo Kurt.

“Kurt, vieni qui, ho finito” parlò Blaine rivolgendosi verso la porta.

Improvvisamente tutte le fiamme delle candele guizzarono come impazzite e divennero di un blu accesso che gli ricordava il colore degli occhi di Kurt per poi tornare normali.

Blaine capì che c’era anche Kurt in quella stanza.

Aveva scoperto l’effetto che facevano gli spiriti sulle candele tempo prima, per puro caso.

Si era staccata la corrente e si era ritrovato al buio in pieno studio, aveva davanti a lui un volume di Diritto Privato da finire entro la mattinata successiva ed era senza luce.

Andò a cercare le candele che teneva nell’armadio in cantina, quando ne aveva accesa una per tornare in salone aveva notato il cambiamento di colore ogni volta che Kurt si avvicinava a lui.

Da allora dormiva sempre con una piccola candela appoggiata al comodino, vedeva la fiamma cambiare colore e si addormentava con la certezza di averlo al suo fianco.

Il sole era quasi scomparso oltre la linea dell’orizzonte rendendo il cielo scuro e mostrando le stelle che lo illuminavano timidamente.

Blaine si voltò verso la porta dove una fiammella rimaneva ancora azzurrina vedendo delinearsi, sempre più nitidamente, i contorni del corpo di Kurt che si potevano già vedere.

Blaine fece un passo in avanti allungando la mano.

Kurt si sentiva come rinascere, lentamente il suo corpo stava riprendendo sostanza.

Sentì il pavimento sotto di sé e poi allungò anche lui la mano stringendo quella di Blaine.

“Blaine” pigolò con voce bassissima.

“Kurt” disse Blaine fiondandosi sulle sue labbra.

Fu tutto lento e dolce, Blaine voleva stampare quelle sensazione sulla propria pelle e quella bellissima visione nella sua mente.

Kurt assaporò la sensazione delle mani di Blaine su di lui, non chiuse gli occhi per non perdersi neanche un secondo di quello che stava succedendo.

Si spogliarono lentamente baciando ogni lembo di pelle, mordendo, succhiando e lasciando segni rossi lungo il passaggio delle loro bocche.

Blaine posò dolcemente Kurt sul letto eliminando anche gli ultimi strati di vestiti che lo ricoprivano.

Odiava quegli abiti che aveva, erano sempre gli stessi, quelli che indossava la notte dell’incidente.

Blaine preparò Kurt per evitare che provasse dolore, era la loro notte e doveva essere perfetta.

Entrò in lui lentamente osservando ogni espressione che faceva per poi intrappolare le sue labbra in un bacio.

Kurt si sentiva completo, finalmente aveva ritrovato la sua parte mancante ed era felice, doveva sopportare un intero anno per vivere quell’unica volta.

Non se ne pentiva mai, era un compromesso davvero grande, ma per riavere Blaine avrebbe fatto di tutto.

Si scambiarono innumerevoli baci tra un gemito e l’altro, quando vennero entrambi se ne scambiarono uno più passionale e profondo.

Blaine cadde senza fiato su Kurt che lo abbracciò forte.

Rotolarono di lato sul letto osservandosi negli occhi.

Passarono interminabili minuti in cui si abbracciarono assaporando tutte quelle emozione che gli dava la loro vicinanza.

“Io non riesco a continuare così” annunciò Blaine stringendo più forte la vita di Kurt.

“Neanche io sopporto questa situazione, ma dobbiamo essere grati per quest’occasione. Possiamo stare insieme una sola volta, ma è sempre meglio di perderci per sempre.”

“Tu sai sempre cosa dire e cosa fare, ti ho sempre invidiato per questa capacità.”

Kurt sorrise, “Io ho sempre invidiato il tuo modo di far sorridere la gente, riesci sempre a tirar su di morale tutti e io… Io ti invidiavo. Volevo esserne capace anch’io.”

I due si abbracciarono, Kurt lasciò dei baci lungo il collo dell’altro.

“Mi manchi tantissimo” sussurrò Blaine, alzò lo sguardo sugli occhi di Kurt notando che anche i suoi erano lucidi e rossi.

Kurt intrappolò una lacrima che stava scendendo lungo la guancia di Blaine con un bacio, “Mi manchi anche tu, così tanto.”

“Vorrei solo poter tornare indietro a quella sera e stare più attento, schivare prima quel camion. Io mi sento così in colpa, Kurt, è stata tutta colpa mia.” disse con la voce rotta dai singhiozzi.

“Ssh, non è vero, ci siamo distratti entrambi, quel camion è sbucato dal nulla, tu non centri niente. Rifarei quella scelta altre mille volte. Tu sei la cosa più importante che io abbia, vali anche più della mia vita e, amore mio, se servisse a renderti felice darei via anche la mia anima.”

“Ti amo” dichiarò baciando Kurt.

“Ti amo anch’io” sussurrò sulle labbra di Blaine una volta staccato dal bacio. “Godiamoci il tempo che abbiamo.”

Quando la mattina il sole sorse illuminando la stanza con colori rasati, Blaine e Kurt si scambiarono un bacio pieno di disperazione.

Blaine sentì il corpo di Kurt svanire sotto le sue mani finché di lui non rimase solo l’odore, cannella e muschio, che impregnava l’aria di quella camera.






Andarono avanti altri tre anni, finché non fu proprio Kurt a esplodere.

“Blaine, non possiamo continuare così. Stai vivendo nel passato quando dovresti solo andare per a tua strada.”

“Mi stai chiedendo di dimenticarti?”

Kurt si asciugò una lacrima. “Se servirà a farti andare avanti, sì. Dimenticami.”

“Non potrei mai dimenticarmi di te. Tu sei il mio tutto, sei la cos-”

Ero. Blaine, io sono morto. Il mio corpo si sta decomponendo sotto metri e metri di terra. Io sono solo uno spirito.”

“Lo diventerò anch’io” annunciò Blaine di getto.

“No. Io sono morto salvandoti e ho avuto questa possibilità, se tu ti uccidi potresti perdere l’opportunità di diventare uno spirito” spiegò Kurt.

“Quindi cosa dovrei fare secondo te? Far finta che negli ultimi sei anni sia semplicemente impazzito e sia riuscito a vedere i fantasmi?”

Il sole stata sorgendo, i primi raggi dell’alba avevano colpito il corpo di Kurt.

“Dimenticami, va avanti con la tua vita. Trovati qualcuno che sia vivo.”

“Io voglio te, solo e soltanto te” disse avvicinandosi cercando di toccare un’ultima volta Kurt prima di vederlo scomparire, ma Kurt fece un passo indietro impedendogli di arrivare a lui.

“Addio Blaine. Ti amerò per sempre.”

Kurt sparì velocemente e Blaine si lanciò verso di lui cercando di tenerlo a sé.

Era ormai troppo tardi per prendere Kurt, si sbilanciò troppo e cadde sbattendo la testa sul comodino.

Un rivolo di sangue scivolò sul suo volto dal sopracciglio fino al mento.

Kurt lo osservò piangere, chiuse gli occhi e si ritrovò nel posto in cui tutto era iniziato.

La stessa ‘stanza’ in cui si era trovato la prima volta.

La luce era ancora molto forte ma nel bianco riuscì a vedere lo specchio che mostrava la vita sulla Terra.

Si avvicinò vedendo la figura di Blaine attraverso lo specchio: era rannicchiata ai piedi del letto, guardava fuori dalla finestra piangendo e teneva in mano una loro vecchia foto risalente a più di otto anni prima.

Kurt sussultò quando sentì un’altra presenza al suo fianco.

Era un uomo sulla cinquantina, gli occhi dolci, i capelli e la barba lunghi, era vestito con un saio bianchissimo che rifletteva tutta la luce della stanza.

“Figliolo, mi dispiace vederti soffrire e mi duole dirti che hai preso la scelta giusta anche questa volta.”

“Come può essere la scelta giusta? Lui sta soffrendo e anche io” chiese Kurt restando a guardare Blaine.

Lui posò una mano sulla spalla di Kurt e in quel punto il ragazzo sentì propagarsi del calore e una sensazione di felicità e pienezza.

“Non so cosa devo fare, desidero così tanto stare al suo fianco, ma lui non può restare ancorato a me. Blaine ha tutta la sua vita davanti, io no. Io non posso più fare niente.”

Lui sorrise stringendo di più la mano sulla spalla di Kurt.

“Kurt, voi uomini dite sempre ‘se ami una persona lasciala andare’, non è quello che hai fatto tu? Hai fatto la cosa giusta. Hai dato la possibilità alla tua anima gemella di essere felice. Io lo reputo uno dei gesti più puri e belli che una persona possa fare.”

Kurt si asciugò una lacrima che gli era scivolata sulla guancia.

“Figliolo, guardami.”

Kurt si voltò ritrovandosi davanti una faccia sorridente e in quel momento tutta la forza che l’aveva portato avanti fino a quel momento venne meno facendolo cadere in ginocchio piangendo.

Lui si abbassò all’altezza del volto di Kurt.

“Figlio mio, tu mi hai mostrato quanto Blaine sia importante per te, hai donato la tua vita per salvare la sua, hai accettato un compromesso anche se ti divorava di anno in anno solo per riaverlo una sola notte e quando hai capito quanto stava lacerando entrambi hai deciso di lasciarlo andare per non farlo soffrire ancora. Tu hai donato tutto te stesso per lui e questo ti ha reso davvero importate davanti ai miei occhi.”

Le lacrime di Kurt avevano smesso di bagnare il suo viso, tirò su con il naso e prestò tutta l’attenzione a Lui.

Ci sono cose che le persone normali non riescono ad afferrare, ma coloro che sono importati riescono a vederle e bastò una sola occhiata affinché Kurt capisse.

“Cosa devo fare?” chiese con voce ferma.

I suoi occhi erano illuminati dalla speranza e da una forza che s’irradiava direttamente dal suo cuore.

“Mi piacciono i ragazzi sicuri e volenterosi.”

“L’ho già detto che io farò qualsiasi cosa pur di riaverlo” ribadì Kurt.

“Seguimi, c’è molto lavoro da fare.” disse uscendo dalla stanza in cui si trovavano.

Kurt lo seguì fino a trovarsi in un posto che a prima vista si poteva definire all’aperto.

Tutto era così bianco e luminoso da far male agli occhi, ma dopo un paio di secondi ci si abituava.

In mezzo al bianco infinito si vedevano diverse figure di angeli e spiriti che vagavano apparentemente senza meta, ma osservando meglio i primi indicavano la direzione agli spiriti che seguivano un altro angelo.

“Kurt, io ti riporterò a quella sera, ti renderò più vigile per farvi evitare l’incidente. Sarà tutto nelle tue mani. Non potrò darvi un’altra possibilità per rimediare in caso di fallimento.”

Kurt annuì, “Farò attenzione, lo prometto.”

“Buona fortuna figliolo”, si avvicinò a lui mettendogli una mano sulla testa.

Kurt si sentì girare e tutte le figure vicino a lui sfumarono fino a diventare indistinguibili.

“Promettimi solo una cosa, ragazzo, tua figlia la porterai più spesso in chiesa” disse accennando una risata.

Kurt fu confuso, di cosa stava parlando?

“Figlia? Quale fig-”











Buio.






Luce.



Buio.



Musica alla radio.



Una risata.



La sua risata.




“Poi hai visto cosa ha fatto quell’anziana signora? Si è lanciata sul cameriere urlando impazzita.”

Blaine si aprì in una grande risata voltandosi verso Kurt.

Kurt si prese una manciata di secondi per osservarlo meglio.

Era il suo Blaine, più giovane di sei anni, sorridente e così pieno di vita.

Sentì come un campanello d’allarme nella sua testa e capì.

Il camion, l’incidente.

“Stai attento Blaine!” gridò indicando davanti a loro.

Blaine si voltò avanti e vide il camion che si stava spostando nella loro corsia, girò velocemente il volante.

Kurt vide il camion passare vicino a loro e poi allontanarsi velocemente.

Blaine tornò nella loro corsia e si fermò al bordo della strada.

Kurt stava piangendo, Blaine pensò che fosse dovuto allo spavento appena passato, non poteva sapere che in quel momento il futuro era cambiato.

Ora era il loro futuro.

“Amore, è tutto ok. E’ passato ora, non è succ-”

Kurt gli si fiondò tra le braccia stringendolo forte, smise di piangere quando sentì la mano di Blaine accarezzargli dolcemente la schiena.

Alzò il volto e osservò gli occhi di Blaine, quella meraviglia di colori fusi tra di loro, e pensò che fosse la cosa più bella del mondo.

“Ti amo” disse con un filo di voce Kurt.

“Ti amo anch’io” rispose sorridendo Blaine.








“Litzie, dai su non essere timida.”

Una piccola bambina di quattro anni dagli occhi d’ambra e la pelle di porcellana, il vestito arancione acceso che non la faceva per niente passare inosservata e un visino dolcissimo si stava nascondendo dietro le gambe di suo padre.

Blaine prese in braccio la piccolina liberando suo marito dalla sua presa.

Kurt osservò la sua famiglia e ancora una volta ringraziò Lui per aver fatto un miracolo quella sera, aveva mantenuto la promessa e da ormai sei anni -precisamente dalla sera dell’incidente- aveva ricominciato a frequentare la chiesa.

Kurt e suo marito Blaine avevano trovato una piccola parrocchia che accettava molto volentieri gli omosessuali in nome dell’uguaglianza dell’umanità.

Sua figlia Litzie quel giorno iniziava a frequentare l’oratorio con gli altri bambini.

“Papi, pecchè ci devo andale?” chiese la piccolina mentre entravano nella sala colorata fatta apposta per i piccolini.

Blaine la mise a terra e s’inginocchiò insieme a Kurt.

“Ti racconto una storia, piccola mia, tanti anni fa stava per succedere una cosa molto brutta ai tuoi papà, ma non è successa perché qualcuno c’ha aiutato” spiegò Kurt.

“E’ tato Lui?” domandò Litzie.

Kurt annuì, “E’ stato Lui, quindi non credi che si meriti un ringraziamento anche da te? E’ grazie a Lui se ora siamo una famiglia.”

Litzie si illuminò e sorrise.

“Tì, tì. Tiamo una famiglia. Ti voglio bene papi e anche a te papà”, la bambina si lanciò abbracciando i genitori dandogli tanti piccoli baci sulle guancie.

Kurt e Blaine strinsero la figlia per poi vederla correre verso gli altri bambini.

Blaine strinse il marito a sé bacandogli la testa.

“Sai, quando mi hai raccontato quello che sarebbe potuto succedere quella notte e tutto quello che avremmo passato, ho capito il perché della tua improvvisa conversione” annunciò Blaine.

“Lui c’ha salvato, non avremmo tutto questo se non fosse stato per Lui. In qualche modo lo dobbiamo ringraziare.”

“Sei una persona meravigliosa, Kurt, e io sono fortunato ad averti come marito. Ti amo.”

“Ti amo anch’io.”




~~¤~~







Echy’s Corner
Okay, si, lanciatemi i pomodori ma cercate di evitare i vestiti che sono nuovi.
Lo so è una boiata bella e buona, ma è questo che ha partorito il mio cervello e non ne capisco neanche il motivo.
O forse sì?
ò__O
Mio fratello ha iniziato il catechismo per la cresima, l’ho fatta anch’io quindi mi sembra normale, in tv mandano vari episodi sulla spiritualità, “The New Normal” mi fa la puntata sui padrini, io che mi metto a pregare per evitare di fare una figura di popò all’interrogazione.
Okay, sì è spiegato molto ma molto bene ù_ù

Va beeeene, passiamo a cose più interessanti.
Vi è piaciuta?


Il nome della figlia di Blaine e Kurt è Litzie, un nome mooolto a caso.
Mi faccio sempre riconoscere xD A buon inteditor poche parole ù_ù

Voglio ringraziare la mia Babbazza e Schuldig Innocence per avermi tranquillizzato leggendo in anteprima questa shot, davvero ragazze pensavo di aver scritto la boiata dell’anno.
Questa “favola” (cit. Schuldig) voleva mostrare il potere dell’Amore che supera perfino la Morte.
Io scrivo sempre storie con il lieto fine, HappyEnding è il mio secondo nome, ma in questa storia ho voluto mostrare –in minima parte- anche la disperazione che comporta la perdita di una persona amata, ti distrugge dentro e daresti qualsiasi cosa pur di rivederla anche un solo secondo per riabbracciarla e dirle quanto importate sia per te.
L’unico rimorso che ho e che avrò sempre è quello di non riuscire a dire alle persone quanto siano importanti per me.
La spiritualità che ho trattato è stata molto borderline, Lui/Dio/EnteEternoCheHaCreatoIlMondo è una sorta di padre che fa da guida a Kurt, gli fa capire che se seguirà le scelte del suo cuore non sbaglierà mai.

Per sclerare in compagnia e avere notizie per aggiornamenti, spoiler e altro ancora potete passare nella mia pagina.




Il mio lavoro qui è concluso, vi prego, vi scongiuro lascite un commentino *disperata*
Giuro che vi regalo la cioccolata *visino angelico*


Grazie per il vostro tempo :3


Echy;

Edited by TAKeRu_ECHY - 28/10/2012, 23:00
view post Posted: 14/10/2012, 20:03     La mia Firma ù__ù - Off Topic
DALTON ACADEMY
{ GLEEK OUT }


<small><b>NEW DIRECTIONS
{ GLEEK OUT }


THE DALTON ACADEMY WARBLERS
{ GLEEK OUT }


THE WARBLERS
{ GLEEK OUT }


GRYFFINDOR
{ POTTERMORE SORTED }


PIGFARTS
{ Team StarKid }


SLYTHERIN
{ POTTERMORE SORTED }


THE SCARF OF SEXUAL PREFERENCE
{ Team StarKid }


DUMBLEDORE'S ARMY
{ wear }



view post Posted: 7/10/2012, 14:07     Runnin from my heart - Video



Link on Vimeo: https://vimeo.com/50897238



- Colonna sonora del capitolo 25 di "Somewhere Only We Know" scritta da TAKeRu_ECHY
- Soundtrack of Chapter 25 of "Somewhere Only We Know" written by TAKeRu_ECHY

SOWK, Link: www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1038642&i=1

Facebook: www.facebook.com/TaKeRuEchy
Twitter: https://twitter.com/#!/TAKeRu_ECHY
Tumblr: http://takeru-echy.tumblr.com/

Non so per quale motivo questo video, che doveva essere una semplice canzone, si è trasformato in un video musicale sulla riappacificazione della Klaine.
Ma io sono famosa per dire una cosa e farne un'altra, quindi ormai sarete abituati.

Non possiedo nessun materiale da me usato.
Per favore non citate il nome dello show o della canzone nei commenti. Grazie.

- NO COPYRIGHT INFRANGED INTENDED -


I do not know why this video should have been a simple song, it became a music video on the reconciliation of Klaine.
But I am famous for saying one thing and doing another, then you will be accustomed to.

I do not own any material used by me.
Please do not quote the name of the show or the song in the comments. Thank you.

- NO COPYRIGHT INTENDED INFRANGED -
view post Posted: 4/9/2012, 15:33     There's something more obscure than the night: our soul. - One Shot
Prompt di partenza: tuono. (suggerito da Sakura Georgina Nakamura)
Conteggio parole: 108


7. Tuono




Rimbomba dentro di me, nella mia testa e nel mio cuore.
E’ come un tuono che mi attraversa il corpo per colpire dove sa che sono più vulnerabile.
Urla, si dimena e colpisce.
Vuole uscire. Non posso. Non ora.
Deve resistere ancora per poco.
Tra poco sarà libero.
Libero di agire, libero di comandarmi.
So perché è così agitato: ieri non l’ho sfamato.
Si nutre di anime e ieri non ne ha potuta prendere neanche una.
Lo rassicuro.
“Ho rapito due persone, tutte per te” gli dico.
Lo sento calmarsi.
Si fida di me e io mi fido di lui.
E’ dentro di me e vive con me.











Echy's Corner

"Ha un che di misterioso ed inquietante" mi ha detto la cara Babbazza quando l';ha letta ù_ù
Questa è quella che amo, davvero mi ha percorso un brivido quando l'ho finita e *w*

Questa la devo spiegare: io credo che dentro ognuno di noi ci sia un'entità buona o cattiva che sia che ci guida nelle azioni che facciamo.
Vi è mai capitato di fare qualcosa e poi chiedervi: perchè l'ho fatto?
Ecco io ho risposto così: lui me l'ha detto e io l'ho fatto.

Ok, si soffro di una leggerissima sindrome dello sdoppiamento della personalità xD
Avete presente Bruce Banner e Hulk? Dr. Jackyl e mister Hyde?
Here I am a fargli compagnia ù_ù

Spero che vi sia piaciuta :)


xXx





Prompt di partenza: terrore. (suggerito dall’iniziativa)
Conteggio parole: 107


8. Terrore




Riesco a fiutarlo.
Lo vedo nei suoi occhi.
Vedo il terrore insieme alla sua innocenza spezzata.
E’ così bella che vorrei tenerla con me per sempre.
Nei suoi occhi c’è ancora una scintilla di speranza.
Peccato doverla spegnere, è la sua caratteristica più bella.
Aspiro a pieni polmoni l’odore di paura che riempie l’aria.
Mi avvicino a lei, si ritira indietro tremando.
“Non ti farò del male, piccola”.
Non ci credo neanche io, perché dovrebbe farlo lei?
La afferro con forza e le imbavaglio la bocca.
Odio quando urlano.
“E’ inutile lottare, non ti salverà nessuno, principessa”.

Amo quando il terrore gli scorre nelle vene.
Mi eccita.




Echy's Corner
Vi prego di chiamare a nome mio una buona clinica psichiatrica.
Dalle parti mie sono tutte fallite. Il mio caso è uno dei più difficili e complicati del mondo.
Li faccio impazzire io xD

Il prompt di oggi è "Terrore" da me interpretate da parte di un aguzzino che guarda la sua vittima.
Lo so, è quasi disgustoso, ma apparte la caratterizzazione psicologica non dico altro.
Mi è venuta in mente questa cosa perchè quando l'ho scritta a scuola stavamo parlando del rapporto tra vimmita e aguzzino, tutti pensano a come si possa sentire la povera vittima e nessuno guarda la golosità del carnefice prima di compiere l'atto.
Ok, sì, mi sno bruciata anche l'ultima possibilità di sembrare normale, ma vabbè!

Lascio a voi l'ultima parola (:


xXx




Prompt di partenza: bacio.
Conteggio parole: 110


9. Bacio




Una semplice richiesta.
La sua ultima volontà.

Perché l’ha chiesto a me?

Mi ha chiesto un bacio. L’ultimo bacio.

Sono indeciso.
Ma lo devo fare.
Non per me, per lui.

Mi mancherà.

Sono in ospedale, lui è su quel letto.
Mi guarda, è pallido, è magro.
Non è più lui.
Mi avvicino, gli sorrido.

Le nostre labbra si toccano. Sento un brivido percorrermi la schiena.
Lui si stacca, mi guarda negli occhi e sussurra una frase nel mio orecchio prima di ricongiungere le nostre labbra.

“Ti amo”.

Sento un rumore acuto che mi da fastidio.
Lui non mi sta più baciando.

Mi volto.

Il suo cuore ha smesso di battere.




Echy's Corner

Per ora questa è l'ultima drabble che ho scritto.
E' una specie di "bacio d'addio" per rimanere in tema con la mia drabble.
Volevo concludere questo primo giro con una drabble che differiva completamente dalle altre: qui c'è il tema dell'amore. Ma un amore particolare, un amore non detto, un amore che è stato rivelato troppo tardi e che non si potuto godere. Un amore che nasce e muore nello stesso momento.

Per ora ci dobbiamo salutare, se avete delle richieste di prompt oppure volete avere aggiornamente per questa raccolta che spero di non abbandonare da sola, la lascierò aperta in modo che se mi verrà di nuovo l'ispirazione per qualche drabble ce la possa aggiungere :)
Grazie mille a tutti voi che mi avete seguito in questo piccolo e breve viaggio.
Grazie per le recensioni :)





Per sclero, domande, richieste di prompt potete passare nella mia pagina, altrimenti buttatevi su Ask.fm :)
Baci,
Echy;

Edited by TAKeRu_ECHY - 7/3/2013, 19:52
view post Posted: 1/9/2012, 15:08     Gallery - Grafica
Sfondo:
Darren foto vogue FNO & nuvole
view post Posted: 1/9/2012, 13:53     There's something more obscure than the night: our soul. - One Shot
Altre tre drabble. Prompt molto oscuri. Mi spavendo di me stessa.

Buio, sangue e bianco.




Prompt di partenza: buio.
Conteggio parole: 106.



4. Buio





Apro e chiudo gli occhi ma l’unica cosa che mi circonda è il buio.
Sono disteso a terra, sporco di fango e sangue.
L’unica cosa che ricordo è il suo volto, la sua rabbia.
Ha alzato quella mazza e mi ha colpito. Forte. Troppo forte.
Ma non sono morto.
Lui credeva di sì e se ne è andato.
Mi fidavo di lui.
Mi ha tradito.
Il buio mi circonda e io non ricordo neanche dove mi trovo.
Mi alzo. Mi sento molto leggero.
Mi volto e guardo a terra.
C’è un corpo sporco di sangue.
E’ il mio.

Il buio mi sta trascinando via.

E’ finita.










Echy's Corner

Sono tornata ad aggiornare questa racolta che diventa sempre più spettrale *brividi*
Sarà che con l'avvicinamento delle prove di recupero i miei pensieri felici si suicidano, ma così mi metto paura da sola .-.
Il prossimo prompt è *rullo di tamburi* SANGUE!
Vi aspettavate qualcosa tipo amore, felicità, gioia, ma lol NO!

Per questa drabble ù_ù
Non so come si comporti un morto -non ho mai avuto il piacere di incontrarlo- ma da quello che ho visto da telefilm e libri appena si muore non si riesce a capire cosa sia realmente successo, l'anima si stacca dal corpo e vede tutto dall'esterno. Questo è successo al protagonista. Non capiva cosa era successo e credeva di essere sopravvissuto.

Questa avrei voluto lasciarla senza spiegazione perchè in realtà non ne ha una vera e propria.
C'è chi nell'assassino ci vede il padre, il fidanzato, chi il migliore amico, chi una persona qualsiasi...
Ogni figura che noi vediamo nella parte dell'omicida rispecchia una parte di noi.
La mia spiegazione personale è: una persona a noi molto cara che ci tradisce nel peggiore dei modi, uccidendoci, forse per rabbia, forse per gelosia, forse per delusione.
Ognuno di noi ha una persona di cui abbiamo paura, di cui cerchiamo di stare lontani, ma a volte quella persona è anche la più importante che abbiamo.
Il rapporto di amore/odio che ho com mio padre rispecchia molto questa drabble (non dico che mio padre potrebbe ammazarmi, ma è una metafora), a volte lui tradisce la mia fiducia e -figuralmente- mi uccide dentro.
Il buio è l'abbandono che si prova quando le proprie certezze vengono ditrutte.
La frase "Ma non sono morto." e poi "C’è un corpo sporco di sangue. // E’ il mio." mostra come a primo impatto non vogliamo credere che sia successo ma quando andiamo a sbattere con la realtà capiamo che è finita e non c'è modo per tornare indietro.




xXx




Prompt di partenza: sangue
Conteggio parole: 103.


5. Sangue






Non credevo che una persona potesse avere così tanto sangue.
Un colpo solo, un taglio netto, pulito.
Ho impiegato un anno intero ad esercitami.
Dovrei essere felice, realizzato, ma non provo niente.
Ho commesso tanti peccati in vita mia, ma questo è l’unico di cui non me ne pento.
Osservo tutto il sangue che si trova sulle lenzuola, sul letto, sul parquet perfetto che ho sempre odiato e su di me, sulle mie mani e sulla mia faccia.
Non me ne preoccupo.
Mi guardo allo specchio. Rido.
Osservo il coltello nella mia mano. Lo lascio cadere.
Respiro forte.
Non mi riconosco più.




Echy's Corner
Pensavate di liberarvi di me, vero?
MUAHAHAHAAH
Altra drabble inquetante.

Mi è stata inspirata da Dexter, in questi giorni sto riguardando gli episodi e il sangue ne è il protagonista.
Quando ha letto questa storia mia madre -perchè è la mia collaudatrice ufficiale- mi ha detto: "Devi smettere di veder Dexter" e io le sono scoppiata a ridere in faccia.

Dexter non è mai pentito di quello che fa, lui ha uno scopo e anche il protagonista, solo che una volta compiuto l'omicidio si guarda a lo specchio e si vede cambiato, non è più lui.

Alcune cose ti segnano, ti cambiano e ti trasformano. Credo che un omicidio, un atto del genere lo faccia.




xXx





Prompt di partenza: bianco.
Conteggio parole: 109.




6. Bianco








Lo specchio riflette l’immagine di una ragazza vestita di bianco, con un finto sorriso dipinto sul volto, una valanga di dubbi e un sogno distrutto.
Si accarezza la pancia, sente scalciare.
Sta crescendo una vita dentro di lei eppure non è felice.
Quella vita sta risucchiando via la sua.
Ha perso tutto: il suo sogno, il suo futuro ed ora anche il suo presente.
Ha accettato un compromesso: una fede al dito e un marito che la tradirà appena ne avrà l’occasione.
La porta si apre, è arrivato il momento di andare.
E’ vestita di bianco e sta per firmare la sua condanna.
Perde una vita per averne un’altra.




Echy's Corner
Bianco, il vestito di una sposa.
Molti sono felici il giorno del proprio matrimonio, simboleggia l'inizio di una nuova vita, ma se questa nuova vita non fosse quello che desideriamo?
Se il matrimonio fosse stato imposto per rimediare ad un incidente?
Nessuno ci pensa mai a quante ragazze hanno dovuto buttare la loro vita al vento per uno sbaglio. Condannate.

Io sono favorevole al matrimonio, ma solo se voluto.



Sinceramente?
Non so da dove sia uscita.
Non so perchè l'ho scritta e non so con che coraggio la pubblico perchè è così distante da ciò che sono io che mi sembra una cosa scritta da un'altra, ma è uscita dalle mie dita quindi mi vuole dire qualcosa, ma cosa?








Echy;



Edited by TAKeRu_ECHY - 18/2/2013, 22:37
view post Posted: 31/8/2012, 12:32     Love at Second Sight - Glee
Titolo:Love at Second Sight
Autore:TAKeRu_ECHY
Fandom: Glee
Personaggi: Thad Harwood, Sebastian Smythe
Genere: Romantico, Commedia
Raiting: Giallo
Avvisi: Fluff, OOC, Slash, Angst, Lime
Pairing: ThadxSebastian (Thadastian)
Disclamer: Non possiedo alcun personaggio o sede cui faccio riferimento, è tutta proprietà di Ryan Murphy e della Fox.
Riassunto:“Thad.” Smythe lo stava chiamando, si girò per ascoltarlo.
“Ci rivedremo?” Un tono di preoccupazione incrinava la voce del parigino.
“Credo di sì, però cerca di non combinare guai, non ti salverò il culo come tuo avvocato.”
Si salutarono un’ultima volta e lo spagnolo si diresse verso il portellone dell’aereo.
Quella non sarebbe stata l’ultima volta in cui lui e Sebastian si sarebbero visti.
Note:Questa shot era nata come l’ampliamento della storia che racconta Thad a Kurt nel 13* capitolo di “Somewhere Only We Know”, ma come potete immaginare ha fatto tutta un’altra fine xD
Piccola precisazione per chi non conosce la long: Sebastian ha cambiato scuola e va al McKinley con Blaine e gli altri.

Partecipa al contest Glee-bero indetto da 4l3

P.S. sono riuscita a scrivere una storia a Raiting Giallo *balla la conga*









Love at Second Sight





loveatsecondsight2







Westerville, 2012








Thad Harwood si era appena diplomato all’Accademia Dalton con il massimo dei voti, aveva in mano l’iscrizione per l’università di San Francisco e un roseo futuro come avvocato. In quel momento si trovata all’aeroporto pronto a volare verso il suo nuovo futuro.

“Hey Thad, ci mancherai. Ogni tanto torna a farci un saluto.” si girò verso la fonte di quella voce riconoscendo Sebastian Smythe.

“Cosa ci fai qui Smythe? Non sei finito a Lima con Blaine?”

“Sono tornato per darti un ultimo saluto, ci tenevo a rivederti un ultima volta prima di doverti chiamare come mio avvocato.”

“Smettila Smythe.” Lanciò un leggero pugno sulla spalla del francese. “Perché dovresti avere bisogno di un avvocato? Hai intenzione di commettere qualche atto illegale?”

“Se per atto illegale intendi uccidere Anderson, direi che prima o poi ti troverai a dovermi salvare da una condanna a morte.” Lanciò un sorriso allo spagnolo che non riuscì a capirlo a pieno.

“Nessuno è mai morto per un semplice omicidio.”

I due risero insieme, poi Sebastian abbracciò Thad augurandogli buona fortuna. Lo spagnolo si allontanò per fare il check-in.

“Thad.” Smythe lo stava chiamando, si girò per ascoltarlo.

“Ci rivedremo?” Un tono di preoccupazione incrinava la voce del parigino.

“Credo di sì, però cerca di non combinare guai, non ti salverò il culo come tuo avvocato.”

Si salutarono un’ultima volta e lo spagnolo si diresse verso il portellone dell’aereo.

Quella non sarebbe stata l’ultima volta in cui lui e Sebastian si sarebbero visti.





















Greenwich Bay (Rhode Island), 2022






Al primo anno di giurisprudenza alla SFU* aveva conosciuto quella ragazza e se ne era innamorato. Rose Winslet aveva origini britanniche, lunghi capelli biondi e dei lineamenti gentili, occhi nocciola e un corpo da favola. In pochi appuntamenti si erano fidanzati e ora avevano già deciso di andare a vivere insieme. La loro storia non aveva avuto modo di svilupparsi completamente che già stavano convolando a nozze.

Thad credeva di essere felice con quella ragazza, ma si sbagliava.

Quando si trovarono a condividere la maggior parte della giornata gomito a gomito iniziarono a litigare per ogni cosa, questa situazione conflittuale portò a galla le prerogative per un matrimonio insoddisfacente.



Thad aveva deciso di portare sua moglie per passare un finesettimana romantico al campo che lui frequentava da giovane alla Greenwich Bay, una piccola insenatura sull’Atlantico dal clima un po’ rigido ma fortificante. Quel campeggio avrebbe potuto sanare le crepe che si erano formate nella coppia, ma incrinò ancora di più la situazione.

Arrivati alla baia scoprirono che il campeggio era stato smantellato e si dovettero rifugiare in un piccolo motel vicino al piccolo porto.

“Questo posto fa schifo.” Aveva sentenziato Rose una volta messo piede nella loro camera. La donna era cambiata tantissimo dopo il matrimonio: prima era una donna dolce e gentile, sempre disponibile e solare, ora poteva essere paragonata alla Strega cattiva di Biancaneve, però più bella.

“Rose, siamo appena arrivati, forse troveremo qualcosa di bello qui in giro.”

“Cosa? Granchi giganti? Che meraviglia. Thad hai fallito di nuovo, mi hai portato in un campeggio fantasma, in un motel scadente e puzzolente e pretendi che io sia felice. Ti sei sbagliato alla grande.”

Prese le valigie ancora intere e lasciando un’ultima occhiata al posto storse il naso.

“Se ti piace così tanto questo posto ci puoi anche restare, io ritorno a casa nella calda e bella San Francisco, nella nostra villa con i nostri confort che ci permettiamo grazie al nostro lavoro. Ciao, Thad.” Si chiuse la porta alle spalle e se ne andò.

Thad sbuffò e seguì alla moglie.

“Rose, dai ragiona, resta un solo giorno. Uno solo, ti prego.”

La donna aprì il portabagagli e ci buttò dentro le valigie con poca grazia, andò ad aprire la portiera della sua macchina -i due avevano affitto due macchine in modo da spostarsi autonomamente- e non degnò di neanche uno sguardo il marito.

“Thad, questa è l’ultima volta che ti seguo in una delle tue folli avventure. Non abbiamo più vent’anni e devi essere più responsabile, potevi informarti prima di farci partire per fare più di mille chilometri. Per cosa poi? Un campeggio smantellato, una baia orribile e un tempo anche peggio. Io torno a casa, tu fai come ti pare.”

Chiuse la portiera e partì lasciando l’uomo da solo.

Thad era ancora rimasto scioccato dall’atteggiamento della moglie che non notò l’uomo che gli si avvicinò, quando parlò Thad fece un piccolo salto per lo spavento.

“Simpatica l’arpia, pensavo avessi gusti migliori.”

Thad si girò incontrando la figura di Sebastian Smythe di fronte a lui, improvvisamente tutta la rabbia che aveva in corpo si disintegrò quando vide il sorriso che gli stava rivolgendo l’altro.

Sebastian non era cambiato in quegli anni: i capelli erano sempre perfettamente pettinati, i vestiti impeccabili, perfino la sua posa strafottente era rimasta uguale.

“Quando l’ho sposata era diversa.”

“Le donne, chi le capisce. Fortunatamente non sono di mio gusto.”

Entrambi risero e si abbracciarono.

“Hai mantenuto la tua promessa, ci siamo rivisti e io non sono nei guai. Vedi?” Mostrò i polsi. “Niente manette!”

“Che ci fai qui alla baia?” chiese Thad curioso.

“Sono in vacanza con i miei ex-compagni di corso allaBrown, mi sono laureato in letteratura francese quattro anni fa. Abbiamo deciso di rivivere i vecchi tempi in cui venivamo qui a studiare in santa pace. Tu invece?”

“Doveva essere una gita di famiglia, ma si è tramutata in me da solo in una camera di motel.” Abbassò lo sguardo abbattuto. Sebastian gli tirò un leggero pugno sulla spalla.

“Dai, vieni con noi. Ti offro qualcosa da bere.”

Thad venne accompagnato nella stanza affianco a quella che avevano preso lui e Rose, entrato vide altri due ragazzi e due ragazze.

Amis**, lui è Thad un mio vecchio amico. Thad loro sono Mark, Anthony, Charlotte e Margaret.”

I quattro ragazzi che aveva presentato alzarono la mano per far capire chi fossero, a prima vista sembravano dei ragazzi normali.

Dopo tre ore erano tutti ubriachi, Seb aveva tirato fuori (dal nulla) quattro bottiglie di vino rosso francese e tre cassette di birra, la situazione era degenerata velocemente.

I quattro amici di Bas avevano occupato sia il letto che la brandina e Thad fu costretto a portare l’amico nella sua camera per non farlo dormire per terra. Non aveva capito perché essendo in cinque non aveva prenotato una camera più grande, i problemi legati alle ordinazioni non li avrebbero più lasciati***.

In camera Thad gettò Bas sul letto che si arrotolò nelle coperte. Lo spagnolo gli diede uno schiaffo sul fianco; quando il parigino si voltò verso di lui, questi alzò un sopracciglio facendo capire che anche lui doveva dormire in quel letto e si doveva spostare, Bas rotolò verso l’altro lato del letto, poco dopo anche Thad si distese vicino a lui. Rimasero a fissare il soffitto fino a quando Sebastian non ruttò, l’avvocato si girò di scatto guardando sconcertato l’amico che era sempre stato composto. Quando anche Bas si girò i due scoppiarono a ridere, il francese approfittò per avvicinarsi all’altro ed abbracciarlo. Thad, non aspettandosi un gesto del genere, s’irrigidì alla presa di Seb, quando notò che l’altro si era addormentato si rilassò e lo strinse di più a se. Quel contatto lo faceva stare bene, si sentiva rilassato e poco dopo si addormentò anche lui.















Westerville, 2023






Tornato a San Francisco Thad fece pace con la moglie e la loro vita tornò ad essere “normale”.

I due avvocati avevano accettato un impiego fisso nell’amministrazione di una grande multinazionale, dopo due settimane vennero “casualmente” trasferiti nella figliare di Columbus e la famiglia Hardwood tornò a vivere a Westerville. Comprarono una villa nella cittadina e riuscirono ad ambientarsi alla perfezione, la vita della città di provincia addolcì leggermente Rose, anche se con Thad si comportava nello stesso modo.

Lo spagnolo si era tenuto in contatto con Sebastian e avevano incominciato a vedersi al Lima Bean mascherando i loro incontri come incontri di lavoro.

Dopo quasi un anno di “frequentazione” Thad aveva trovato in Sebastian un ottimo amico e una valvola di sfogo; stare in compagnia di Bas gli faceva bene, lo rilassava e faceva sparire tutti i problemi.

Rose aveva iniziato ad approfittare delle uscite del marito per portare in casa altri uomini; un giorno Thad rientrò a casa prima e li scoprì, non disse niente, riprese la macchina e si allontanò il più possibile da quella villetta. Si sentiva stranamente apatico, si sarebbe dovuto infuriare, arrabbiarsi e fare una scenata, ma l’unica cosa che voleva in quel momento era Sebastian.

Fortunatamente lo trovò al Lima Bean circondato da libri di francese. Appena vide Thad gli fece segno di sedersi vicino a lui. Ordinarono due caffè e rimasero in silenzio per un paio di minuti.

A rompere il ghiaccio fu Sebastian.

“Come va la vita Thad? Ti vedo giù di corda. Che c’è l’arpia ti tiene al guinzaglio?”

Thad prese un lungo sorso di caffè e guardò Sebastian con sguardo afflitto.

“La mia vita fa schifo, il mio lavoro fa schifo, la mia casa fa schifo, i soldi che guadagno fanno schifo.”

“Che fine ha fatto il Thad felice e sorridente che conoscevo?” scherzò Bas.

“E’ morto.” sbuffò, bevette un altro sorso e riprese a parlare: “Ho appena scoperto che mia moglie mi tradisce. Ma la sai la cosa che mi stupisce di più? È che a me non frega assolutamente niente. Anzi più si vede con il suo amichetto e più ho tempo libero per stare con te.”

Sebastian quasi si strozzò con il caffè che gli era andato di traverso.

“Con me? Cosa significa?” domandò Bas guardando negli occhi l’altro.

Thad sorrise e allungò la mano libera sul tavolino con il palmo aperto e rivolto a Sebastian.

“Significa che vorrei portare i nostri incontri al livello successivo.”

Bas strinse la mano di Thad e fece un piccolo sorriso. Un pensiero annebbiò la mente di Bas.

“Non lo fai solo per vendicarti di tua moglie?” chiese sottovoce.

Thad rise, “Sebastian ci frequentiamo da più di un anno, quello che c’è tra noi non riguarda assolutamente mia moglie.”

“Venerdì sera sei libero?” chiese Bas stringendo di più la mano di Thad.









Thad non aveva mai messo piede dentro lo Scandal e la prima volta che entrò in quel locale lo fece con Sebastian al suo fianco.

“Fidati di me, restami attaccato e non ti succederà niente.” lo tranquillizzò Bas quando varcarono la soglia del locale.

“Lo sai che così mi hai spaventato di più.” disse Thad stringendosi di più all’altro.

Bas rise e passò un braccio sul fianco stringendolo a sé.

Si sederono in un tavolo appartato e ordinarono due Angeli Azzurri****, la musica non era molto alta e la situazione era abbastanza calma.

Dopo il quinto bicchiere Thad iniziò a straparlare.

“…poi non ho neanche capito perché l’ho sposata, ci conoscevamo appena e lei… boh sembrava diversa e io… ma mi piace stare con te, mi sembra di tornare giovani e tu sei… così bello! Sebastian te l’ho mai detto che ti ho sempre trovato bellissimo?” Thad si era avvicinato a Bas sussurrandogli le ultime parole sulle sue labbra.

Sebastian stava fissando gli occhi di Thad e sentire il respiro caldo dell’altro sulle sue labbra, l’odore pungente dell’alcol e la luce soffusa che li isolava dal resto del locale fecero scattare una molla nella sua testa.

Premette le sue labbra su quelle di Thad leccandone poi i contorni e face una leggera pressione per far entrare la lingua; Thad si lasciò baciare passando le braccia dietro al collo dell’altro per avvicinarlo di più.

Neanche cinque minuti dopo si trovavano dentro la macchina di Sebastian, nei sedili posteriori a strusciarsi e a baciarsi in modo famelico.

Thad aveva ormai perso il controllo e le sue mani vagavano su tutto il corpo di Sebastian, in poco tempo era riuscito a togliergli la camicia dai pantaloni e cercava di slacciargli la zip senza successo.

Sebastian, che era riuscito a restare abbastanza lucido, capì le intenzioni di Thad e lo bloccò.

“Non voglio che sia così, non in una macchina, non con te ubriaco” gli sussurrò nell’orecchio.

Thad smise di armeggiare con la zip e posò le mani sui fianchi di Bas guardandolo negli occhi.

Quelli smeraldi che si trovava per occhi riflettevano tutta la voglia di Seb, ma c’era una flebile luce che desiderava che la loro prima volta fosse speciale per entrambi.

Sebastian si avvicinò a lui e lo baciò con calma, era un bacio pieno di desiderio, ma anche di dolcezza e voglia di costruire qualcosa insieme.

Quando le loro labbra si staccarono entrambi avevano il fiatone, Seb poggiò la fronte su quella di Thad e sul suo viso si dipinse un sorriso.

“Vuoi che ti riporti a casa?” domandò Bas con la voce leggermente più alta di un sussurro.

Thad negò e all’espressione sorpresa dell’altro sorrise mimando con le labbra “da te”.

Sebastian si risistemò i vestiti e uscì dalla vettura per salire al posto del guidatore.

Durante il tragitto Thad non si addormentò, osservava il profilo di Bas sorridendo.

A casa del parigino i due restarono nel letto abbracciati finché Morfeo non li fece sprofondare nel sonno.









Lima, 2025




Thad tornò molte volte a dormire da Sebastian, metteva scusa a Rose di viaggi di lavoro che duravano poche notti. Rose non faceva domande e lui non dava risposte.

Dopo quasi tre anni dal primo incontro la relazione tra Sebastian e Thad si stava evolvendo sempre di più: finalmente una sera di Novembre i due si unirono anche nel corpo.

Sebastian si era dovuto trattenere a scuola per un collegio, aveva ottenuto la cattedra di francese al McKinley da poco e si doveva abituare al ritmo delle riunioni degli insegnanti, collegi e colloqui con i genitori; quando tornò a casa ci trovò Thad con un grembiulino intento ad osservare il forno.

Stava per fare uno dei suoi commenti ironici quando notò la tavola apparecchiata per due con le candele e lo champagne in fresco.

Thad si voltò nel momento esatto in cui gli occhi di Bas stavano diventando lucidi, vide una piccola lacrima sfuggire al controllo dell’altro e solcare la guancia un po’ arrossata per il freddo di Novembre.

Si avvicinò al suo uomo e lo circondò in un abbraccio, fece sparire quell’unica lacrima con un bacio sulla guancia.

“Ti amo” sussurrò Sebastian per poi mordersi il labbro.

Thad intrappolò le sue labbra in un bacio dolce, e strinse di più Bas tra le sue braccia, si staccò dal bacio solo per sussurrare “ti amo anch’io” per poi rituffarsi sulle labbra di Sebastian.

Quella notte i due si scambiarono dolci sussurri, baci bollenti e promesse.

Quando la mattina dopo Thad si svegliò rimase ad osservare il corpo di Bas, lasciò una scia di baci umidi dal petto fino alle labbra dell’altro.

Bas si svegliò a quel contatto sorridendo, non aprì neanche gli occhi per gustarsi quel momento.

Si trovarono in boxer a fare colazione, Bas seduto sul tavolo e Thad in piedi davanti a lui con la tazza di caffè fumante in mano.

“E’ stato bellissimo, non… non avevo mai fatto l’amore in vita mia, era sempre e solo sesso per me, ma tu..” Sebastian fu interrotto da un gesto della mano di Thad.

“C’è sempre una prima volta per tutto.”

I due si sorrisero e in quel momento le loro vite erano complete e sarebbero potuti restare così per sempre.













Westerville, 2027






Il tempo passò per i due innamorati tra incontri segreti e serate a casa di Bas.

Thad era stufo di mentire a sua moglie, far finta che la loro vita fosse bella e felice, ma non l’amava più da molto tempo.

Una sera Thad prese la decisione di lasciare sua moglie, aveva mandato un sms e Sebastian per avvisarlo ricevendo come risposta un mucchio d’insulti seguiti da diversi modi per persuaderlo dal fare quella scemenza.

Stava per entrare a casa quando a Thad squillò il telefono.

-Sei un idiota. Perché non me l’hai detto che volevi affrontare quell’arpia senza di me?-

La voce di Sebastian quasi gli ruppe un timpano per quanto era acuta.

“Bas devo farlo da solo, è mia moglie.”

-E cosa gli dirai? “Scusa tesoro ma sono gay”?-

“E’ un buon inizio” rispose Thad massaggiandosi una tempia.

-Idiota. Non hai un piano, non sai cosa dirle. Perfetto. Ti sbranerà.-

Anche se non poteva vederlo, Thad sapeva benissimo che in quel momento Bas stava battendo le unghie sul tavolo. Lo faceva sempre quando era nervoso.

“Non ti preoccupare, non morirò.”

-Buona fortuna. Ti amo.-

“Ti amo anch’io.”

Chiuse la chiamata ed entrò in casa.

Rose era seduta sul divano a leggere una rivista di gossip mentre si limava le unghie.

Thad si avvicinò a lei con molta calma, fece un colpo di tosse per avvertirla della sua presenza.

“Thad, sei tornato, finalmente! Credevo che neanche questa sere mi avresti degnato della tua regale presenza”.

Il tono ironico di Rose fece scattare Thad che si posizionò davanti a lei con l’espressione più seria che poteva avere.

“Dobbiamo parlare.” Annunciò senza troppi giri di parole.

“Decisamente. Mi devi spiegare cosa sono tutti questi viaggi di lavoro. Neanche a San Francisco lavoravi così tanto!”

Rose aveva chiuso la rivista, ma continuava a limarsi le unghie.

Thad prese un bel respiro e immaginò cosa avrebbe fatto Sebastian al posto suo: diretto e conciso.

“Non sono viaggi di lavoro.”

Rose spostò finalmente lo sguardo su di lui e vide che Thad teneva i pugni chiusi e gli occhi fissi.

“Spiegati meglio” esortò Rose.

“Smettila di far finta di non sapere niente. Mi da sui nervi questa situazione. Sai perfettamente che sono anni che ci mettiamo le corna a vicenda!”

Rose mostrò la sua miglior faccia sorpresa ed indignata, portandosi perfino una mano alla bocca.

Doveva fare l’attricepensò Thad.

“Io non ti ho mai tradito, tesoro” annunciò con voce spezzata.

“Mai? E tutti quei ragazzi che entravano e uscivano da casa nostra? Ti ho anche scoperto una volta, ma ho preferito tacere perché faceva comodo anche a me.”

Rose si alzò cambiando espressione da finta innocente a perfida vendicatrice.

“Ah, sì? Ti sei approfittato di me per incontrarti con delle puttanelle, eh? Ammettilo. È perché non mi trovavi più attraente che l’hai fatto e scommetto che le frequentavi ancora prima di scoprirmi, ma forse prima avevi dei sensi di colpa, ‘Oh povera la mia mogliettina, sola a casa a pensarmi al lavoro quando invece mi scopo una puttana’, ma dopo te ne sei fregato di me…”

“Smettila! Stai facendo ricadere tutta la colpa su di me!” urlò Thad.

“E’ colpa tua! Se tu non avessi fatto tutti quei viaggi di lavoro, sempre se lo erano, io non sarei rimasta da sola in preda alla solitudine.” Rispose Rose.

“Prima di tutto non mi sembra che tu ti sia lamentata dei miei continui viaggi e neanche del fatto che spesso e volentieri io a casa non c’ero! Forse perché ti faceva comodo così.”

“Ora vuoi passate la colpa a me?”

“La colpa è di tutti e due, ma di sicuro hai iniziato prima tu!” affermò Thad.

“E’ vero! Ho iniziato io, ma solo perché credevo che tu mi tradissi con qualche ragazzina del tuo studio” rivelò la donna alzando le spalle.

“Io non vado a letto con le ragazzine! E comunque non è una buona scusa per tradire, potevi dirmelo che non eri felice, potevi venire a parlarne con me e non tradirmi!”

“Ora che importanza ha? Ormai i nostri errori gli abbiamo fatti e non si può tornare indietro.”

Rose si sedette di nuovo sul divano e incrociò le braccai davanti al petto.

“Dato che tu sai con chi vado a letto, ora voglio sapere quale puttana ti scopi tu?” domandò Rose mettendo tutta la cattiveria che poteva in quelle parole.

“Non osare dare della puttana a Sebastian!” gridò rosso in viso. Andava bene che insultava lui, ma non poteva toccare il suo uomo.

“S-sebastian?” chiese incredula Rose.

“Sebastian, sì” ribadì Thad lasciando senza parole la donna.

“Tu mi hai tradito con un uomo?” guardò con ribrezzo Thad, si alzò e si allontanò il più possibile da lui. “Tu sei gay e… oddio…” Rose si aggrappò al passamano delle scale guardandolo sempre più scioccata.

“Perché sei così stupita? Credevo che l’avessi capito”, alzò un sopracciglio assumendo un aria strafottente come solo Sebastian Smythe sarebbe riuscito ad assumere.

Rose strabuzzò gli occhi e gridò con tutto il fiato che aveva in corpo: “Mi fai schifo! Fuori da casa mia! Non voglio più vederti!”

Thad sorrise e si avvicinò alla donna.

“Bene, vado a prendere la mia roba.” Salì le scale, ma a metà rampa si girò, “Sai credo che dovremmo rivederci per firmare le carte del divorzio.”

Riscese venti minuti dopo con due valigie molto pesanti.

“Tornerò per prendere il resto. Questa catapecchia puoi anche tenerla tu, io ho già una casa.”

Chiuse la porta di quella casa giusto in tempo per evitare il vaso che Rose gli aveva tirato, sentì il rumore della ceramica rotta e l’urlo della donna.

Salì in macchina sentendosi più leggero e felice: avrebbe iniziato una nuova vita con Sebastian.

Due ore dopo si trovava davanti alla porta dell’appartamento di Sebastian con un sorriso che gli illuminava il volto.

Bussò una sola volta, sentì il rumore dei passi veloci e poi la porta si aprì rivelando la figura di Bas.

Indossava una sua camicia, un jeans mezzo scolorito, i capelli disordinati e dei calzini antiscivolo.

Sebastian osservò Thad e il suo sorriso, non riuscì a formulare nessuna domanda anche perché venne interrotto non appena aveva aperto la bocca.

“L’ho lasciata” disse Thad alzando la mano sinistra e levandosi la fede dal dito, “per sempre.”

Seb osservò quell’anello dorato, lo prese e se lo rigirò tra le mani. Alzò lo sguardo verso Thad aspettando che dicesse qualcos’altro.

“Ora sono solo un uomo innamorato in cerca di un posto dove stare”, prese il mento di Bas tra due dita e abbassò la sua testa fino alla sua altezza lasciando un bacio a stampo sulle sue labbra.

“Qui troverai sempre un letto caldo, un cuore che batte per te” rispose Sebastian con la voce rotta dall’emozione.

Thad sorrise e approfondì il bacio.

Prese le sue valigie aiutato da Bas e le posarono nel salotto. Thad tornò sulle labbra dell’altro trascinandolo in camera da letto.

Ancora una volta quel letto era stato il testimone delle loro promesse.

Thad e Sebastian erano una coppia ufficialmente, alla luce del sole senza più menzogne, senza più segreti.

Ora erano solo Sebastian e Thad. Due vite inesorabilmente intrecciate. Due cuori innamorati.



















*SFU= San Francisco’s University.

**Amis=Amici in francese ù-ù

***Sebastian in SOWK sbaglia sempre le ordinazioni xD

****è questo qui: http://it.ewrite.us/foto/1236122378_azzurro.jpg è fatto con Gin, Cointreau e Blue Curacao, è molto alcolico, ma buonissimo *w*







Echy’s Corner

Per chi mi conosce sa per certo che una os inizia i un modo e a metà strada si perde per lidi inesplorati.

Si è successo di nuovo xD

Questa volta mi sono salvata perché la trama che stava prendendo rientrava tra i requisiti di questa contest (: ergo mi sono divertita a finirla in un giorno solo *asciuga sudore dalla faccia* per farvela leggere *-*

Dedico la storia a tutti i miei lettori abituali, a coloro che mi sostengono sempre e comunque anche con minacce xD

I Love You <3





Echy;
view post Posted: 30/8/2012, 15:07     There's something more obscure than the night: our soul. - One Shot
Titolo: There's something more obscure than the night: our soul.
Autore: TAKeRu_ECHY
Genere: Introspettivo
Raiting: Verde
Note: Raccolta di Drabble ispirate all'Iniziativa Drabble Incatenate indetta su White Pages..

P.S. Man mano che pubblicherò drabble, aggiungerò tutti gli avvertimenti necessari.



thereissomethingmoreobs





Prompt di partenza:
libri.
Conteggio parole: 107.



1.Libri





Osservavo i libri immobili sulla mia libreria, eppure mi bastava poco per immaginarli muoversi, prendere il volo e mutarsi in draghi, streghe, cavalieri.
Sposto lo sguardo per terra e vedo altri libri.
La casa è piena di libri, ovunque ci sono copertine plastificate, pagine ingiallite dal tempo e odore di carta stampata.
Anche se non c’è più uno spazio libero, questo misero appartamento sembra vuoto.
I libri non si muovono, non parlano, non amano.
Tu li puoi spostare, li puoi amare come un’anima gemella, ma loro non potranno mai ricambiarti.
Non potranno mai essere il pezzo del puzzle che ti manca.
Loro saranno lì. Fermi ed immobili.











Echy's Corner

Prima drabble, andata! La possima sarà con tema spiaggia. Sarà molto, ma molto particolare.
Devo davvero capire da dove mi escano certe storie. A volte ha puara di me stessa.
Se volete lasciare un vostro piccolo commento, anche per dirmi che avete delle treccine rosse e che non ci avete capito 'na mazza di questa drabble ...a me sta bene :)

Il riferimento al pezzo di puzzle è chiaramente Klaine (Glee), ma oltre a questo voglio sprecare altre due parole per queste drabble.
Con questa raccolta di nove drabble ho esplorato una parte di me e della mia mente che mi ha in parte spaventato e in parte gratificato.
Abbiamo un potenziale inespresso che è immenso.
Possiamo essere qualunque cosa vogliamo.
Con un po' di concentrazione si riesce a tirare fuori pensieri e parole così distanti da ciò che si è tutti i giorni e questa raccolta ne è la prova.



xXx




Prompt di partenza: spiaggia
Conteggio parole: 103.


2.Spiaggia






I granelli di sabbia si infilano tra i miei capelli, percepisco le onde del mare sbattere contro i miei piedi.
Quel movimento mi culla dolcemente tra le braccia di Morfeo.
La spiaggia in cui mi trovo è diversa da quella in cui mi sono addormentata.
È rossa. Un rosso sangue.
La spiaggia sa cosa ho fatto.
L’ha capito, lei sa sempre tutto, lei non lo dirà a nessuno.
È sempre stata il mio forziere, nascondeva gli oggetti preziosi che rubavo sotto quella sabbia fine e dorata.
Ora custodirà un altro segreto: il suo corpo e il suo sangue.
È il mio nascondiglio preferito.






Echy's Corner
Ed anche la seconda è fatta xD La possima sarà con tema vicolo cieco: decisamente è oscura anche per me.
Questa ha bisogno di spiegazioni.

La spiaggia è la metafora dell'anima: nessuno sa cosa ci sia dentro.
Ognuno ha uno scrigno segreto in cui ci nasconde tutto. La nostra protagonista ha una spiaggia, un luogo comune ma allo stesso tempo personale. Lei ha eletto quella spiaggia come forziere, come nascondiglio.
La sabbia che si macchia di rosso rispecchi l'anima che si sporca ad ogni peccato e l'acqua del mare che le batte sul corpo è un tentativo di purificazione che è solo esterno, perchè dentro rimane il segno.



Queste drabble non hanno un vero e proprio significato, ognuno di noi gli da un senso diverso. E' come un test: a seconda di quello che ci immaginiamo leggendo queste storie impariamo qualcosa di noi.




xXx





Prompt di partenza: vicolo cieco.
Conteggio parole: 108.




3. Vicolo cieco








Bloccata, senza via di scampo.
Il vicolo cieco in cui mi sono infilata sarà la mia tomba.
Loro mi troveranno e mi uccideranno. No faranno di peggio: mi strapperanno via l’anima.
Posso lottare, ma non vincerò. Sono più forti, sono in molti e io sono da sola.
Uccideranno quello che sono per farmi il lavaggio del cervello.
Dicono che sono sbagliata, anormale.
Loro non capiscono.
Io sono nata così.
Non possono cambiarmi, non possono toccarmi.
Stanno arrivando, li vedo.
Mi chiudo a riccio proteggendomi dai loro artigli.
Mi hanno preso, legato e trascinato via.
Ho lasciato la mia anima in quel vicolo.
Spero che la custodisca per sempre.









Echy's Corner
Terza ed ultima drabbe con i prompt di oggi. Se volete potete darmi voi dei prompt e io ci scriverò, non voglio arrugginire ne' perdere l'allenamento.
Questo prompt mi ha un po' impaurita, la drabble si è scritta da sola ma quando l'ho riletta mi son venuti i brividi.
"Che fine ha fatto Echy?" mi sono chiesta, questa storia è davvero unica.
Ma io mi sento così, ogni singolo giorno. E' stato anche uno sfogo.

Questa drabble è la metafora della vita nei giorni d'oggi, se si è speciali bisogna imparare a caversale da soli e sopratutto a difendersi dagli altri.
C'è chi viene preso, rivoltato come un calsino e rimesso in mendo senza più un'anima, e chi invece riesce a lottare e a restare intero.
Pensateci, chi siete voi? Quelli che si sono fatti il lavaggio del cervello o quelli che ancora lottano per se stessi e per la priopria libertà?


..la devo smettere di fare la filosofa e tornare a scrivere stronzate.

Edited by TAKeRu_ECHY - 18/2/2013, 22:31
view post Posted: 17/8/2012, 17:59     Segno dei Gemelli. Nati sotto la stella dell'immaginazione, della creatività e dei cambiamenti. - » Tнє єvιl Tωιη «
segnogemelli





Hai il tipo di personalità che viene definita intellettuale. Sei simpatico, attivo, magnetico a prima vista. Le tue maniere sono affascinanti, ti piace essere ammirato e rispettato. In condizioni normali riuscirai simpatico alle persone che ti conosceranno, ma ci sono momenti in cui sarà necessario che tu ti controlli, dominando la tua personalità. Sei capriccioso e volubile, specie con le persone con le quali sei in stretti rapporti. Troverai che è vantaggio tuo esercitare un certo controllo sulla tua interessante personalità. Fa' del tuo meglio per evitare capricci e fantasie. Desideri che gli altri mostrino di tenerti in grande considerazione; a questo scopo dovrai dimostrare loro considerazione anche tu. Fa' tutto ciò che è in tuo potere per esercitare le doti più affascinanti del tuo carattere e avrai fatto molto per la tua felicità e per rendere felici le persone che ti amano.

Hai una mente agile, attiva. Emozionalmente, sei molto affettuoso, generoso e impulsivo. Queste qualità spesso fanno sì che gli altri ti fraintendano. Il tuo procrastinare è prodotto dall'intensa attività mentale, dalle reazioni provocate dalle tue stesse idee, dai tuoi pensieri, in te stesso. Ci sono momenti in cui sei insolitamente generoso. Hai un temperamento molto focoso, ma esso si risolve nell'irritabilità piuttosto che nella vera e propria collera. Il più delle volte dimentichi subito torti ed offese, non sei incline a serbare rancore a lungo. La mente attiva ti predispone alla comunicativa e provi persino piacere a discutere sui soggetti più diversi. Spesso discuti per il puro piacere di farlo.

Evita di indulgere eccessivamente in questa tendenza e ti gioverà. I segni indicano originalità di pensiero, vivida immaginazione, spiccato senso dell'umorismo, vivacità di espressione; inoltre una facoltà non comune di osservazione e di percezione. Sei paziente, quando vuoi esserlo; sei più rapido ad afferrare gli aspetti particolari di una proposizione che non la media degli altri uomini e impari in fretta. A volte, la tua immaginazione ti fa desiderare di condurre una vita avventurosa e romantica e in questo può celarsi il segreto di alcune fra le più grandi difficoltà e delusioni della tua vita. Sei un sognatore e un idealista e quando i tuoi ideali o i tuoi sogni vengono infranti ne rimani ferito. Da' alla tua immaginazione il posto che merita e avrai fatto molto per il conseguimento di valori reali; usa l'energia immaginativa. Sei portato ad acquisire ogni genere di nozioni in ogni campo della cultura anche se la memoria non può sempre aiutarti come dovrebbe; tuttavia ricorderai facilmente le cose nelle quali hai posto un più profondo interesse o alle quali avrai fatto maggior attenzione in qualche momento particolare.

Per esempio, rammenterai più facilmente un insulto che non una parola gentile, perché il primo ha prodotto una impressione più profonda in te, mentre la seconda è qualcosa che tu hai accettato, per qualche tua ragione, come ovvia e naturale. La tua memoria funziona con maggior efficienza in ciò che riguarda il lavoro e gli affari. La tua mente attiva desidera apprendere ogni sorta di nozioni e di teorie e ciò ti rende un conversatore eccezionale. Gran parte della tua impulsività nasce dal tuo subcosciente. Alcuni che hanno il tuo stesso carattere possono essere impulsivi più da un punto di vista mentale che emotivo. Ti gioverà molto studiare e comprendere questa particolarità del tuo carattere, in modo da evitare molti errori psicologici ed emotivi che potrebbero rendere incerta e infelice la tua esistenza. Hai il potere di formulare idee nuove, originali. Molte persone nate sotto il tuo segno sono eccellenti scrittori, creatori di nuove forme d'arte, inventori, compositori e così via. Sei sensibile, affettuoso e raffinato come amante. Tuttavia, il tuo affetto, la tenerezza, la passione, dipendono dalle tue condizioni di spirito; sei capace di calore e tenerezza in un mo mento, di freddezza e indifferenza nel successivo.

Se la tua attenzione è concentrata su qualche problema mentale, dimostri un'assoluta indifferenza fisica e potresti essere frainteso. Questa capacità di estraniarsi complica spesso i tuoi rapporti sentimentali, ma quando vuoi, comunque, sai essere estremamente comunicativo. Nel corso della tua vita si nota più di una relazione amorosa e i segni mostrano che le persone ti interessano più da un punto di vista intellettuale che fisico. In apparenza, sei libertino e volubile; in realtà, ricerchi la compagnia di persone dalla mentalità diversa. La tua immaginazione gioca un ruolo importante nelle questioni sessuali. Per essere soddisfatto e felice, richiedi equilibrio fisico e mentale nell'amore. Hai una mentalità aperta e desideri vivere indipendente nel modo più assoluto, secondo la tua natura; per questo, è necessario che tu proceda con cautela nelle situazioni sentimentali e nel matrimonio. La tua natura sensibile, emotiva, richiede un compagno intelligente, affettuoso e raffinato. Il tuo segno presiede il petto, i polmoni, le mani e le braccia.

E' consigliabile non affaticare eccessivamente il fisico o la mente perché l'eccessiva stanchezza incide sul tuo sistema nervoso e ti rende irritabile. Sii prudente nella dieta, scegli cibi sani e ricchi di fosforo. Aria aperta il più possibile; sole ed esercizi fisici leggeri sono indispensabili al tuo benessere fisico e mentale. Non dovresti mai confinarti in ambienti chiusi e poco ventilati. Sopra tutto, impegnati a vincere la tendenza a meditare e a preoccuparti; altrimenti finirà per agire negativamente sul tuo sistema nervoso, apportando complicazioni al tuo stato di salute. I segni mostrano che puoi essere alquanto critico in ciò che riguarda la vita domestica. Vuoi che tutto vada come accomoda a te, altrimenti diventi intrattabile. Sei estremamente sensibile nelle tue reazioni a tutto ciò che ti circonda in casa; aborri la monotonia; la mente attiva ti fa desiderare i cambiamenti e diventi nervoso e annoiato se costretto a rimanere a lungo nel medesimo posto. Un po' di controllo su questa tendenza ti aiuterà sensibilmente ad andare d'accordo con gli altri.

Ti piace il genere di lavoro che richiede l'applicazione della tua mente attiva; sei portato naturalmente a scrivere, a commerciare, a praticare legge, medicina, verso occupazioni che comportino viaggi, verso attività in campo editoriale. Spesso desideri svolgere più lavori contemporaneamente. Ci saranno periodi nella tua vita, in cui avrai l'impressione che i progressi siano lenti e allora ti sentirai depresso. In queste circostanze farai bene a riflettere che gli avanzamenti non sono mai rapidi e che la pazienza è la chiave del successo. In genere siete dotati di abilità artistiche latenti che possono venire sviluppate e che riguardano la musica, l'arte, la danza. La letteratura che si volge a un genere fuori dall'usuale si è rivelata congeniale a molti del tuo segno. Le tue condizioni finanziarie sono soggette ad alti e bassi, come il tuo umore. Sei portato a spendere per piccole cose che ti porteranno solo un beneficio temporaneo.

Ti piacciono i bei vestiti e gli accessori raffinati. I segni mostrano che avrai molti amici interessanti e molte conoscenze; attirerai grande varietà di gente, ma la tua scelta, per le amicizie, si volgerà alle persone colte, dalla cui conversazione trarrai una viva soddisfazione e che ti offriranno la possibilità di estrinsecare l'energia intellettuale. Il segno dei Gemelli simbolizza l'unità e la forza dell'azione unita. Le due brillanti stelle Castore e Polluce rappresentano le anime gemelle. Il segno raffigura le mani e le braccia dell'Uomo Zodiacale, e, di conseguenza, le forze proiettive ed esecutive dell'umanità in ogni attività meccanica. I Gemelli, costellazione del pianeta Mercurio, sono la prima e la più alta emanazione del Trigono d'aria. Il pianeta Mercurio assorbe un'energia che appare un composto di tutti gli altri pianeti dello spettro messi assieme. E' stato ben definito come il messaggero degli dei. La mistica gemma del segno è lo smeraldo, che è anche il talismano dei nati sotto questo segno. Il giorno fortunato è il mercoledì. I numeri fortunati sono il tre e il quattro. I colori fortunati di questo segno sono l'argento e il grigio.





Thanks to Effie.





Jackline
view post Posted: 16/8/2012, 20:38     Kurt Hummel. La vita di un adolescente gay sul piccolo schermo. - » Tнє єvιl Tωιη «




Mi vuoi colpire? Avanti colpisci, tanto non puoi cambiarmi... i pugni non cancelleranno né la mia omosessualità, né la tua ignoranza! Sei solo un bambino terrorizzato che non sa quanto è speciale essere se stessi!"


--- Kurt Hummel







Kurt Elizabeth Hummel ha cambiato il mondo.
Non lo dico solo perchè è il mio personaggio preferito, ma perchè ha davvero fatto la differenza.
Ha portato per la prima volta i problemi di un adolescente gay sul piccolo schermo, ha mostrato come sia difficile vivere insieme a gente che invece di accettarti di getta in un cassonetto o ti ricopre si granita.
Kurt ha affrontato la difficoltà di dichiararsi al prorpio genitore avendo paura di non essere accettato.
(Piccolo excursus: ma scusa un etero va dai genitori a dire "Hey, mamma, papà, sono etero!", non capisco perchè ci sia questa distinzione.)
Kurt ha affrontato a testa alta i suoi "aguzzini" dimostrandogli che nonostante gli insulti, le granite in faccia non sarebbero riusciti a piegarlo.
Ha messo in mostra l'animo menefreghista della gente, ha avuto dei cambiamenti e finalmente ha trovato l'amore.
Amore che non è arrivato facilmente -perchè nessuna storia d'amore è tutta rose e fiori-, ma quando è stato ricambiato ha vissuto le gioie più belle.



Sono un paio di giorni che mi sono fissata con questo personaggio e vorrei ripercorrere con voi la sua storia guarnita da qualche piccolo commento e considerazione personale (:



Nella prima stagione Kurt affronta subito il problema di dichiararsi gay, la sua amica Mercedes prende una cotta per lui (chi non si è preso una sbandata per lui?) e finalmente gli rivela il suo segreto e viene accettato da tutto il Glee Club. Dopo una partita di football di cui lui ha segnato il punto finale come kicker dice al padre di essere gay e Burt -da me adorato e venerato come Papà Orso- lo abbraccia e gli dice la bellissima frase "è quello che sei e io ti amo allo stesso modo".
Puntate dopo entra in una crisi di identità a seguito dell'avvicinamento del padre a Finn, si veste da boscaiolo e ascolta musica di Mellencamp; Papà Orso Burt se ne accorge e lo tranquillizza.
Per tutta la stagione viene deriso, ricoperto di granita multigusto e gettato nei cassonetti, ma nonostante tutto è sempre rimasto in piedi e non ha mai smesso di lottare.

Nella seconda serie delle affrontare un problema dopo l'altro.
La malattia del padre che lo destabilizza molto, ma più di tutto l'indifferenza dei suoi amici e professori nei confronti del suo problema a scuola: un tizio grande quanto un armadio di nome Dave Karofsky che usa Kurt come una palletta da sbattere contro gli armadietti, aggiungeteci anche insulti e granite in faccia.
Kurt è sull'orlo del precipizio, sta per smettere di lottare e lasciarsi andare -considerando che anche Will Schuester se n'era accorto-, ma nel momento di quasi buio totale...
La luce!
Blaine Anderson, Warbler, frequenta l'Accademia maschile Dalton di Westervillw.
Altro ragazzo gay che capisce e comprende Kurt, gli da la forza di reagire e di combattere l'uomo di Neanderthal.
Kurt passa all'attacco e dopo la bellissima citazione in alto che grida contro Dave ...il caro gorilla lo bacia con rabbia.
Super Hobbit Blaine corre a difendere Kurt, fa la parte dell'eroe proteggendo un Kurt che potrebbe sgretolarsi solo con un soffio di vento.
Poche puntate dopo quando la sospensione di Dave viene revocava, Burt e la nuova moglie Carole decidono di trasferire Kurt alla Dalton.
Il caro Kurt si prende una sbandata assurda per Blaine (l'Hobbit saltellante) e considerando che di solito s'invaghisce di ragazzi etero (tipo il fratellastro Finn) ha fatto un enorme passo avanti.
Viene illuso a San Valentino quando vede il suo Blaine fare una serenata al commesso della GAP Riccioli D'oro Jeremiah, dopo la batosta ricevuta -mostrando una calma pari ad un monaco buddista del Tibet- rivela a Blaine che sperava che la serenata fosse per lui.

*A dimostrazione che non sempre va tutto rosa e fiori.*
Ci vorrà la morte dell'uccelino Pavarotti -forse per ictus o per indigestione di glitter- per far aprire gli occhi a Blaine.
La dichiarazione di Blaine ha fatto battere il cuore a tutto il mondo. Ve la riposto perchè merita davvero *w*


"Kurt, arriva un momento in cui diciamo a noi stessi: "Oh, eccolo là! Cerco uno così da tutta una vita.". Vederti cantare Blackbird l'altro giorno mi ha davvero apero gli occhi, ho capito una cosa: tu mi emozioni, Kurt..."

Varie sessione di baci dopo, Dave si trasforma in un perfetto "Spazza Bulli" e Kurt ritorna felice nella sua scuola.
La serie si conclude con uno scambio di "Ti Amo"/"Ti Amo anch'io" tra Blaine e Kurt in un poco romantico Lima Bean menter Kurt quasi si strozza con il latte macchiato e Blaine che lo guarda come occhi innamorati e persi.

Poi dicono che la CrissColfer non esiste. Chris e Darren sono dei bravissimi attori *annuisce*
La terza serie si apre in bellezza: Blaine in blazer e Kurt che lo guarda pseudo-male, o come ha detto Kurt lui è "passivo-aggressivo".
Blaine si libera del blazer e fa alzare i livelli di ormoni di tutta la popolazione femminile e maschile dell'universo con "It's not usuale" movendo il suo bacino a ritmo.

#da notare la faccia di Kurt ù.ù
In questa stagione Kurt decide di iscriversi alla NYADA, si candida come rappresentante d'istituto e vive la sua bella storia d'amore con il suo ragazzo.
I problemi sono sempre dietro l'angolo ma la la Klaine li supera!
Blaine viene quasi accecato per proteggere Kurt da una granita corretta con del sale grosso; Kurt messaggia con un candelabbro esaltato certo Chandler perchè a sentito Blaine troppo distante, ma il cucciolotto spiega che ha paura di restare da solo e che si era allontanato da Kurt per capire come sarebbe stata la sua vita l'anno successivo e con una dichiarazione strappa lacrime.

Da notare che le dichiarazioni Klaine diventano sempre più lunghe man mano che passa il tempo.
Le cose si fanno più semplici finchè dopo la vittori alle Nazionali delle New Direction il McKinley diventa magicamente popolato da un centinaio di ragazzi gay che passeggiano allegramente per i corridoi #bah.

La meravigliosa quarta stagione ancora non è iniziata eppure giù ci fa morire.
Il primo video che esce è quello della 4x04 "The Break-Up" in cui la Klaine si lascia.
Ora sarò io che mi sono arrabbiata peggio di una biscia con i bruciori di stomaco, ma per avere una storyline più movimentata potevano trovare altre situazioni ...tipo che Kurt si trova senza internet e non può twittare quanto ami Blaine.

We truster Ryan e lui c'ha dato la mazzata ç_ç





Tornando all'argomento principale: Kurt Hummel ne ha passate di tutti i colori, a volte è quasi crollato, ma è risorto come una fenice più forte di prima.
E' un personaggio dalle mille sfaccettature che è cresciuto con il tempo e per chi l'ha amato e adorato è stato uno spunto per aprire gli occhi su se stessi e sul mondo intero.

A mio giudizio è uno dei personaggi di Glee che ha avuto una storia ricca di "lezioni di vita" e che ha portato molti ragazzi a ragionare su se stessi.

Concludo citando l'attore che interpreta l'Hobbit, Darren Criss:


"There's nothing more badass than being who you are"




Vi auguro una buona serata c:


Jackline

view post Posted: 16/8/2012, 15:17     Gallery - Grafica

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